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Le recensioni di Bruno Elpis

L'anima altrove di Anna Maria Mori (Qlibri)

foibaDopo “Bora” (Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice e Premio Alghero per la narrativa femminile) e “Nata in Istria” (Premio Recanati), Anna Maria Mori, giornalista nata a Pola e già inviata speciale per “la Repubblica”, torna a raccontare la tragedia dei profughi istriani con il suo ultimo romanzo, “L’anima altrove”.
Un libro ricco di riflessioni: sull’uomo, sulla storia (che “avanza diritta senza sfumature e sottigliezze”), sull’importanza dei ricordi.
Nella prefazione, l’autrice traccia il suo percorso di scrittrice: “Bora … racconta l’esodo; e Nata in Istria … spiega … il rapporto tra la geografia nella quale sei nata e la tua identità … L’anima altrove … dopo la storia, la geografia … qui il tema non è più l’esodo, ma l’esilio ”che è “una condizione dell’essere” e “una dimensione dello spirito”. 

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Scusi bagnino, l'ombrellone non funziona! di Marco Buticchi (Qlibri)

un'estate al mareCome si legge sulla quarta di copertina, Marco Buticchi ha “abbandonato la professione di trader petrolifero, appendendo giacca e cravatta al trespolo da bagnino ...
In questa posizione privilegiata, l’autore dà fondo al suo spirito salace e ci regala un mordace, impietoso affresco dei vizi italiani in “Scusi, bagnino, l’ombrellone non funziona!”.
L’operetta (una pantomima?) si snoda in tre atti (“Un’estate al mare”, “Tipi da spiaggia”, “L’estate sta finendo”) e il tono della narrazione ricalca quello dei titoli: tra le avventure di due coppie di villeggianti (Il Giorgio e Il Piero, alle prese con un gommone sul quale danno sfogo ai loro istinti marinari, e le rispettive consorti, La Maria e La Pia, che invece si lanciano alla conquista della spiaggia), trova spazio una gustosa caratterizzazione delle tipologie umane: la “donnacanotto” (quella completamente rifatta!), il parvenuto, la sciura, er cazzaro vero, calciatori e naviganti, il PR (“uno che conosce tutti, saluta tutti, bacia tutti, uomini e donne indistintamente”). Oltre a “cafonauti” e VIP (“Ogni spiaggia ha un VIP e, se non ce l’ha, se lo inventa”).

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Lullaby di Barbara Baraldi (Qlibri)

CureBarbara Baraldi, come leggo sulla quarta di copertina del libro, è scrittrice che “la vittoria del prestigioso premio ‘Gran Giallo città di Cattolica’ … ha consacrato come l’autrice più rappresentativa del nuovo romanzo gotico italiano.
In quest’opera, la ninna nanna è innanzitutto quella dell’infanzia perduta con la morte dell’amato nonno.
Ben presto, per l’adolescente e inquieta Giada, la ninna nanna diviene “Lullaby”, una canzone dei Cure, da ascoltare tra sinistri presagi di morte.

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La collina del vento di carmine Abate - Immagini della Calabria dal premio Campiello 2012

la collina del ventoIl premio Campiello 2012 – come noto - è stato assegnato a Carmine Abate che, con “La collina del vento”, ha scritto la saga della famiglia Arcuri.
Gente di Calabria, dai sentimenti veraci e dal carattere fiero. Anche nelle convinzioni politiche, di critica coraggiosa al regime (la storia si svolge dalla prima guerra mondiale fino al secondo dopoguerra).
In questo commento mi soffermerò sui luoghi, che rappresentano una dimensione essenziale della storia.
La madre terra, con la quale si instaura un rapporto fortissimo e misterioso, che induce la famiglia a una strenua difesa del suo spazio, contro gli assalti del potere politico ed economico. “Questi luoghi sono ricchi fuori e dentro. Solo chi è capace di amarli sa capirli e apprezzarne la bellezza e i tesori nascosti.”

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