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Le recensioni di Bruno Elpis

La ragazza e la notte di Guillaume Musso (qlibri)

coverUna sorta di Laura Palmer della Costa Azzurra 

Ormai Guillaume Musso ha virato verso il noir e La ragazza e la notte lo conferma. 

La storia è quella del ritorno di Thomas al college in Costa Azzurra, ove ha studiato, amato, ucciso.
Intorno alla bellissima Vinca – misteriosamente scomparsa con un professore di filosofia – si è costruito un mito: “Un autentico linciaggio che l’aveva trasformata in una sorta di Laura Palmer della Costa Azzurra. Twin Peaks nella terra di Pagnol”.
Un misterioso assassino sembra sia tornato a vendicarla quando la ristrutturazione del college minaccia di disseppellire cadaveri… 

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La vita che si ama di Roberto Vecchioni (i-libri)

coverDedicata da Roberto Vecchioni ai figli, “La vita che si ama” è un collage di ricordi in racconti e poesie. 

Dopo un’introduzione che indugia sulle definizioni informali di felicità (“Il boato, il picco d’intensità, non è che uno sgraffio…”), serenità (“È un’imitazione scadente… un effetto placebo che confina pericolosamente con la noia”), euforia ed entusiasmo (“Gli entusiasmi inutili sono sbronze dell’anima e il giorno dopo lasciano secchi e aridi”), la memoria spazia dall’affetto per la Casa - sul lago di Garda (“Non c’è vista lago”) – alla genesi (“Mi ritorni in mente”) della canzone cult “Luci a San Siro” (“Sto tornando a Linate dopo una licenza breve”) raccontata con dovizia di particolari (“Capii che la morte si ferma anche un metro più in là”) e aforismi (“Si maschera da dolore a volte, la felicità”). 

Dal guazzabuglio dei ricordi esce l’affresco di un uomo che si sente incompleto come padre (“Ai miei figli ho dato poco o niente”) e come marito (“E la mia donna l’ho fatta morire mille volte…”), pur nell’orgoglio esplicito (“Ai miei figli non ho insegnato a difendersi, a distinguere il falso dal vero, il sogno dalla realtà”) dell’egocentrismo artistico: “Non ho mai rinunciato a niente, non mi sono mai messo per secondo, in fila: li ho convinti a restare nella mia ombra, a credermi un poeta, e che ai poeti altro non interessi se non che la vita è poesia. E devo averli colpiti, feriti, raggirati così bene che veramente mi credono un poeta, che veramente sono stati felici nella Casa”. 

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Anche gli alberi bruciano di Lorenza Ghinelli (qlibri)

coverHo appena distrutto la mia famiglia 

Nella famiglia di Michele un imprevisto dirompente spezza il fragile equilibrio di rapporti e apparenze (“Succede che mio padre si scopa la sua studentessa, ok? … Che mio nonno ha l’Alzheimer… E che mia mamma mi dice che va tutto bene… E che in tutto questo io mi sono fatto comprare una cazzo di moto!”). 

La purezza dell’adolescenza non consente di accettare i compromessi (“Ho appena distrutto la mia famiglia, credo”) e Michele reagisce in malo modo all’idea dei genitori di tacitare i loro dissidi con una soluzione di comodo: trasferirsi in America, internare il nonno Dino in un ospizio.
Michele trova in una compagna di scuola problematica, Vera, un’alleata e un rifugio nella sua casetta costruita su un albero. 

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E tu splendi di Giuseppe Catozzella (qlibri)

coverRicordati: la paura è una bugia 

E tu splendi di Giuseppe Catozzella affronta diversi temi attraverso l’esperienza di Pietro e Nina, due bambini che hanno perso la mamma e affrontano il loro dolore – che ha la forma di un cane immaginario (“è spuntato Canetto, chissà da dove arrivava”) - ad Arigliana, in Lucania, presso i nonni. Qui i due ragazzi partecipano ai drammi collettivi tipici di un paese del sud: lo spopolamento progressivo, il potere economico basato sulla prepotenza e le collusioni, l’arrivo di clandestini sui quali si indirizzano diffidenze e rivendicazione nella più classica delle “guerre tra i poveri”.  

Con la purezza dei bambini, sfidando le paure (“Ricordati: la paura è una bugia”) e i pregiudizi (“Un invasore bracciante”), Pietro intreccia amicizie e scoperte, finalizzando le proprie azioni a recuperare il rapporto con la mamma scomparsa (“Il moncherino di foto che portavo al collo. Mi aveva salvato dall’incendio….”) e alcuni messaggi che la donna gli ha lasciato. 

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