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Le recensioni di Bruno Elpis

Strane storie di Gianni Biondillo (Malgradopoi)

coverLa raccolta dei racconti (diciassette!) di Biondillo propone storie spesso ai limiti dell’incredibile: perché sono incubi, parodie, caricature. O tentativi di immaginare le conseguenze delle premesse che l’uomo ha posto nella società, al suo pianeta. Giustamente, come recita il titolo, si tratta di “Strane storie”.
I racconti si susseguono a un ritmo martellante: a volte si ha la sensazione che l’autore “calchi la mano”: per sorprendere, impressionare e, forse, scandalizzare (ad esempio in “Sono io il colpevole”, dove si narra di un feroce atto di bullismo nei confronti di un handicappato o nel treno de “L’ultimo metro”, sul quale succede di tutto).

Per proseguire nelle esemplificazioni, “Cosmedin” è un teo-thriller con protagonisti fuoriusciti dalle Sacre Scritture – come Giona, Battista e forse anche Gesù – che si destreggiano tra viaggi nel tempo, autocombustioni, clonazioni, omicidi e misteri (come quello della Sindone). In un mutato quadro di riferimento: perché il nuovo culto predominante è quello della Sacra Dea (Hello) Kitty, e vi sono stati bombardamenti termonucleari e sovvertimenti climatici. 
Superumano” è un paziente che sciorina all’analista la sua passione per i personaggi fantastici: Superman, Capitan America, i Fantastici Quattro, Batman, Wonder Woman, Spiderman … La terapeuta, però, non ricambia l’entusiasmo del paziente, la cui psicologia è rimasta cristallizzata a una fase adolescenziale, e attende la fine della seduta con l’orologio in mano.
Cosa accadde davvero quella notte (e la mattina appresso)” è un paradosso: il proclama realistico del titolo è disatteso da una storia di fantasmi e anime erranti, dopo un’interessante descrizione delle borghesi intemperanze giovanili in un sistema preordinato a governarle (“… un mondo senza guerre che non dava libero sfogo ai loro ormoni, ma che, lungimirante, aveva disposto la pianura di recinti organizzati ad accogliere la figliolanza inquieta, distribuendo musica a palla, ragazze scosciate, piaceri leciti e illeciti. Una trasgressione ben organizzata, dove le vittime, tutto sommato, si contavano, di settimana in settimana, sulle dita di una mano”).
In “Dieci anni dopo (una specie di postfazione)” Biondillo sfodera la storia ‘meno strana della raccolta’, narrandoci (in chiave autobiografica?) del pirandelliano “miracolo della scrittura” come arte “di far vivere un personaggio”.
E la storia meno strana è quella che ha preferito …

… Bruno Elpis

http://www.malgradopoi.it/novita-e-bestseller/strane-storie-di-gianni-biondillo