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Le recensioni di Bruno Elpis

Pane di Emiliano Billai

In occasione del commento della prima puntata di “Pane” di Emiliano Billai, ho scritto:

“Grande visionario dell’espressione, elitario, Emiliano mi ha stupito per la narrativa avanguardistica, per la scelta di parole e immagini sorprendenti. Per i quadri che dipinge anche con le lettere: la piazza con il fontanile, i boschi animati dalle ghiandaie, le pietraie, gli agguati e le faide.”

 

Allora avevo accusato il dolore che la storia procura al lettore, dolore in parte attenuato dall’animismo che pervade le pagine più drammatiche di “Pane”.

Oggi, dopo aver letto il secondo capitolo della saga, confermo l’impressione che ho già manifestato.

Lo stile è sperimentale, il punto di vista mobile, la lettura non  facile, ma sempre interessante. Qualche esempio?

“I colori rimbalzano sulla mia retina e danno dolore” è un modo originale di esprimere un’immagine molto efficace.

“La grandezza di una meraviglia assomiglia tanto all’orrore” è una massima che colpisce dritta al cuore. Una forma alternativa, rispetto all’arte figurativa, della quale Emiliano dispone.

“Prova a respirare il meno possibile per ignorare l’odore dolce delle carni e del sangue che impiastriccia i musi delle volpi e i rostri dei corvi” è una variante personale per condannare la violenza.

“Le buone azioni non servono per sistemare le cose, se ti mancano le più cattive intenzioni”. E chi non l’ha sperimentato nella vita?

Il passaggio che ho maggiormente amato? Una descrizione della paura, che mi ha coinvolto per il suo lirismo:

“Paura è una bestia stupenda, di gran classe a dispetto dell’impeto passionale dei suoi passi … “ e mi verrebbe da trascrivere l’intero paragrafo 1.51, ma esulerei dallo spirito della recensione.

Certo, per apprezzare questa narrativa – che in qualche modo, non so perché, mi ricorda alcuni passaggi del “Sole nero” di Giles Leroy  o, per altri aspetti, “Il dono” di Toni Morrison – occorre passare, per dirla con André Gide, attraverso “la porta stretta” che consente l’accesso all’animo tormentato e  complicato di Emiliano. Lo spirito del lettore che riuscirà a varcare quest’angusta soglia apprezzerà le vicende della tendopoli, ove i cattivi ragazzi, lasciata Rogan, si sono rifugiati. Qui vengono curate, con un impiastro verde, le ferite che testimoniano il precedente combattimento. Qui si dirigono un sarto e la sua compagna, dopo aver ricamato un cane bianco sulle casacche. Da qui si scorgono gli stormi dei corvi che beccano i cadaveri rimasti sul campo, da qui assistiamo agli spettacoli della foresta irta di pericoli e ombre che vigilano sul confine tra gli Umani e gli Eterni. In questa landa, popolata dai bambini, si produce un pane verde, speciale, nel quale i nostri eroi scoprono che “la differenza tra noi e voi è solo una secolare … tossicodipendenza”. In questo strano regno si torna, su tavoli illuminati dai fuochi delle torce, ad assaporare carni sgocciolanti sopra le braci.

Con un senso incompiuto, da entrambe le parti contendenti, di vendetta e di rivincita, sulla quale aleggia, corporea e materiale, la figura di Cacciatore. Che sia il preludio al terzo episodio della saga?

Pane – volume secondo, come il primo, è reperibile presso http://lapiccolavolante.net/, la libreria mercantile (ove gli e-book possono essere acquistati a prezzo irrisorio, per consentire a tutti, nessuno escluso, di leggere storie nuove) de “La piccola volante”. Dopo che l’avrete letto, potrete commentarlo nel “piazzale delle esecuzioni”, la pagina web dedicata ai commenti dei lettori.

Pane – volume secondo (come tutti i libri griffati LPV) é disponibile anche in versione cartacea a questo indirizzo: http://www.ilovebooks.it/index.php?manufacturers_id=86).

La “Piccola Volante” é un vascello che solca il cielo, nelle mani di capitano Borderline e di Capitano Lord Panhuy, con l’ausilio di valenti graduati e con una ciurma di marinai-protagonisti.

“La Piccola Volante” è un laboratorio di scrittura creativa che periodicamente propone interessanti “gare”, ove scrittori e appassionati si confrontano e si giudicano sui temi più svariati.

Voglio ricordare, tra le iniziative più recenti, “Le malemozioni” (confronto ove ciascuno doveva scrivere un racconto nel quale i protagonisti fossero soltanto “cattivi”; i racconti sono disponibili in e-book gratuito!) o “I quindici in cerca d’autore”, duello progressivo tra storie sviluppate intorno a icone e profili di quindici personaggi, creati dalla fantasia dello stesso Emiliano.

Attualmente è in corso “Il caso della congiura nella nebbia”, un appassionante investigativo corale “in progress”.

E allora cosa aspettate a salire sul vascello volante, che si avvale del supporto immaginifico di due formidabili illustratori, Lord Panhuy e Redboar. Venite a trovarci! Vi daremo il benvenuto e sapete come? Con un simpatico mostriciattolo-avatar che sarà il vostro biglietto da visita.