Le recensioni di Bruno Elpis
Il silenzio dell'onda di Gianrico Carofiglio
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- Scritto da Bruno Elpis
Una vita impegnativa, pericolosa, sicuramente carica di tensione e piena di lacerazioni. Al punto che Roberto, dopo l’ennesima missione pericolosa e conflittuale in Colombia, sull’orlo dell’esaurimento, viene collocato in aspettativa, perché soffre di manie depressive con tendenza al suicidio: non si è sparato un colpo in bocca soltanto perché un collega ha sventato casualmente il suo tentativo di farla finita.
Quindi, il lettore ritrova Roberto dall’analista, intento a ricucire i brandelli di una vita lacerata: perché il protagonista si trova in una fase nella quale è “come se il confine fra i ricordi, i sogni, la realtà, la fantasia e gli incubi si fosse improvvisamente incrinato e il criterio per distinguere gli uni dagli altri fosse diventato impalpabile, e inutile”.
Nel passato di Roberto vi sono molte ombre ... Il silenzio dell'onda, Gianrico Carofiglio, recensione di Bruno Elpis

Anche questa volta Gianrico Carofiglio crea un bel personaggio, impegnato a interpretare “Il silenzio dell’onda”: si tratta di Roberto, già carabiniere, distintosi per un atto eroico, promosso poi a rivestire un ruolo nel nucleo operativo, sezione narcotici, come ‘agente infiltrato’. In pratica, un agente segreto che ‘finge’ di essere un narcotrafficante (al punto da farsi tatuare l’acronimo “acab”: all cops are bastard, tutti gli sbirri sono dei bastardi) per sventare i loschi commerci dei signori della droga.