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Le recensioni di Bruno Elpis

Il treno dei bambini di Viola Ardone (qlibri)

Piove ricotta!

L’energia narrativa de Il treno dei bambini di Viola Ardone sprigiona dalla prospettiva infantile che la storia assume.

Amerigo Speranza vive nella miseria del Meridione dissanguato dalla guerra  (“La fame non è una colpa ma un’ingiustizia”), ma il povero quartiere è il suo mondo e lì la mamma rappresenta una bellezza ancestrale e misteriosa (“Mia mamma Antonietta non mi ha mai venduto, fino a mo”). Costretto ad abbandonare i giochi con gli amici e il suo tugurio ove un uomo fa strane incursioni per “faticare con mia mamma”, Amerigo parte per il Nord nell’ambito di un’iniziativa patrocinata dal Partito Comunista (“So-li-da-rie-tà”): il bimbo, inizialmente controvoglia, affronta l’esperienza dell’adozione transitoria senza comprenderne le ragioni e vive il viaggio in treno tra paure e meraviglia (“Piove ricotta!”).

Ma l’’esperienza a Modena sarà una scoperta continua (“Quindi non ci sceglievano a gusto loro?”): affettiva (“È la prima volta che mi abbraccia un papà”), culturale.

La prospettiva infantile (“Ho visto il forno enorme di Rosa e, pure se mi trattano sempre bene, ho creduto a quello che aveva detto la Pachiochia sui comunisti che cuocevano i bambini per mangiarseli”) viene abbandonata solo nell’ultima parte: quella in cui Amerigo, ormai adulto, ritorna al paese d’origine in preda a disincanto, vergogna, rimorsi, nostalgia…

Il romanzo è struggente, delicato, profondo.

Giudizio finale – citazione: “Negli occhi dei bambini sono racchiuse le poesie più belle” (Anonimo).

Bruno Elpis

https://www.qlibri.it/recensioni/romanzi-narrativa-italiana/discussions/review/id:67456/