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Fatti e libri, rubrica di Bruno Elpis

Letteratura da ostentazione

Un recente articolodi Amleto de Silva,intitolatoCinque libri da citare per fare bella figura in società”, con ironia elenca cinque libri imprescindibili, che è impossibile non conoscere e soprattutto citare, per essere à la page in conversazioni, ritrovi e salotti letterari. 

Le opere che avrebbero il potere di conferire status a chi le cita sarebbero:

1)Un amoredi Dino Buzzati (sarebbe banale e scontato citare “Il deserto dei tartari”!);
2) “Viaggio al termine della notte” di Céline (da nominare criticando con sdegno chi lo definisce “controverso”, perché la vera arte non è mai controversa);
3) I libri di Pasolini (si tocca l’apice dello snobismo se si dichiara che lo si ama come regista e non come scrittore o viceversa);
4) “La pelle” di Curzio Malaparte (da connettere al film della Cavani);
5)Il giovane Holden” di Salinger (ricordandosi di dire che Baricco ci ha visto lungo nel chiamare così la sua scuola). 

E allora noi cogliamo la palla al balzo… e non citiamo nessuno dei titoli individuati (anche perché li abbiamo già commentati, si vedano i link nei titoli), bensì – come nel gioco delle libere associazioni – ci agganciamo all’ultimo riferimento del ragionamento e pubblichiamo il commento a “La Sposa giovane” di Alessandro Baricco… 

Bruno Elpis 

http://www.i-libri.com/fatti-e-libri/letteratura-da-ostentazione/