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Elpi-logo n. 14 – Mille splendidi soli di Khaled Hosseini

coverQuando la poligamia si ribella contro il poligamo

Dopo “Il cacciatore di aquiloni”, Hosseini propone un altro romanzo che consente al lettore occidentale di “infiltrarsi” nella vita e nella cultura di uno dei paesi più tormentati del mondo: l’Afghanistan.
I “mille splendidi soli” brillano su due donne, profondamente diverse ma accomunate dalla circostanza di aver sposato il medesimo, orribile uomo.
La prima donna: è Mariam. Vive con la madre Nana alla “kolba”, vicino a Herat; è figlia illegittima del ricco e potente Jalil, che si vergogna di lei e neppure la riceve in occasione del suo quindicesimo compleanno. Dopo questa triste esperienza, Mariam fa ritorno a casa e scopre che  la madre si è impiccata. Costretta a vivere con Jalil, viene data in sposa a Rashid, più anziano di lei, che vive a Kabul.
La seconda donna: è Laila. Istruita, bella e più giovane di Mariam, si innamora di Tariq, amico d’infanzia. Poi la guerra si abbatte su tutto: Tariq abbandona l'Afghanistan, un razzo colpisce la casa di Laila lasciandola orfana. La ragazza viene portata in salvo da Rashid, che la sposa.
Accomunate da un destino di soprusi, le due donne diventano complici e progettano una fuga, che non riesce.

Poi Laila reincontra Tariq, che credeva morto. In occasione di un’ennesima violenza compiuta da Rashid su Laila, Mariam lo uccide, si sacrifica per l’amica, confessa il delitto e viene condannata a morte.
"Mille splendidi soli" è sia una testimonianza degli eventi  degli ultimi decenni in Afghanistan, sia una toccante saga familiare condotta attraverso i contrasti culturali e sentimentali di una civiltà profondamente diversa dalla nostra. Non per questo, meno propensa a celebrare i valori indiscutibili dell’amicizia e dell’amore.

Bruno Elpis

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