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Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D’Avena

filmIl mio secondo commento-acronimo

Beatrice, diciassette anni, capelli rossi, occhi verdi,
Incarna un sogno. Bella, diafana, luminosa come una stella.
Anche se la sua esistenza si sta assottigliando. Leo
Ne fa una sfida personale, a sedici anni, e
Cerca a ogni costo di contrastare
Anche il male più feroce.

Cromatismo di ideali, cromatismo di sentimenti
O paure. Poesia e purezza della gioventù. Ma è soprattutto
Merito – se Leonardo reagisce - di un professore di storia
E di filosofia, il Sognatore, che esercita la maieutica su lui.

Il sangue è rosso, diviene bianco per via della
Leucemia. E pensare che “Leucos in greco è la luce”.

Leo combatte, spalleggiato dall’amica Silvia, la sua lotta per
Amare. Di un amore forte e vitale, determinato e tenace.
Tra lettere scritte e mai consegnate, ricoveri e fughe,
Tra lacrime di protagonisti e lettori,
E una speranza che rimane, anche dopo l’ultima pagina.

 

coverRossa come il sangue,
O bianca come il latte, nel cielo e nel romanzo splende una
Stella: una nana bianca, che poi diviene una
Supernova rossa gigante.
A declamare il segreto di un firmamento

Che illumina le nostre speranze
O anche solo le nostre illusioni.
Mentre
Era dai tempi di “Love Story”, di “Kramer contro Kramer”

Infine de
L’ultima neve di primavera”, che non mi commuovevo così.

Sicuramente Alessandro D’Avena
Anima di pathos le righe che scrive.
Ne sgorga un romanzo che forse indulge al
Giovanilismo, ma che sa toccare le corde del cuore.
Un libro consigliato a giovani e adolescenti sempre connessi
E agli adulti, perché qualche volta piangere è salutare.

Bruno Elpis

http://www.qlibri.it/recensioni/romanzi-narrativa-italiana/discussions/review/id:34523/