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Le recensioni di Bruno Elpis

Assange di Chiara Perseghin


Julian Assange: terrorista informatico o paladino della libertà d’informazione?
Nemico del potere politico o amico di qualche superpotenza?
Alleato di alcuni importanti testate giornalistiche o strenuo sostenitore dell’informazione senza censure?
Robin Hood del terzo millennio e amico del desiderio di equità o criminale stupratore che la giustizia deve perseguire?
Demonio affabulatore o angelo affascinante?

Chiara Perseghin, nel suo interessante saggio sul personaggio dell’anno 2010, cerca di fornire alcuni strumenti di giudizio al lettore che, come fruitore di notizie, è sempre stordito dalla quantità di informazioni contrastanti che riceve dai mass media. E lo fa con tono leggero, sulla musica di “Rock around the clock”, di “Too much informations” dei Police e di “Do you want to know a secret” dei Beatles, e – al tempo stesso – con la serietà e la professionalità di una giornalista che non possiede la verità nelle sue tasche e quindi propone gli elementi raccolti attraverso un lavoro di ricerca, sempre conservando ‘il beneficio del dubbio’ ...
http://www.malgradopoi.it/letture-consigliate/julian-assange-nemico-pubblico-numero-uno-di-chiara-perseghin-ciesse-edizioni

Ballerine di carta di Laura Rico

 

Bianca Moro, la protagonista del romanzo d’esordio di Laura Rico, ha un nome che è un ossimoro. Lei stessa è una contraddizione vivente. Su di lei pesa una nemesi oscura: “Sono maledetta o qualcosa del genere. Tutte le persone che amo e che mi amano sono destinate a morire giovani.”
Figlia di una madre debole (“Pensavo che avrebbe potuto ribellarsi al suo destino … e invece continuava a farsi trasportare dalla marea, dalla fatalità …”) e di padre sconosciuto (un circense? Uno zingaro?), vive nel casale del dispotico zio, fascista fervente, intorno al quale ruota un’intera famiglia di stampo patriarcale della quale fa parte anche un tenero cugino disabile, nella Abano che già dagli anni venti comincia a conoscere lo sviluppo come centro termale. Bianca cova il germe della ribellione già nella sua mente acerba di bambina: “No, la vita non avrebbe scelto per me. Di questo ero sicura.” ...
http://www.malgradopoi.it/letture-consigliate/ballerine-di-carta-di-laura-rico-ciesse-edizioni

L'intervista a Laura Rico si trova a questo link:
http://www.malgradopoi.it/letture-consigliate/intervista-a-laura-rico-autrice-di-ballerine-di-carta

Paradiso amaro di Kaui Hart Hemmings (Malgrad

Il romanzo della scrittrice hawaiana Kaui Hart Hemmings è stato reso al cinema con il film interpretato da George Cloney.

Il protagonista è Matt King, avvocato erede di un impero terrestre che deriva da una principessa hawaiana.
Un incidente nautico ha ridotto in fin di vita la splendida moglie Joanie, modella volubile e irrequieta.
Di fronte al suo coma irreversibile, l’avvocato decide di rispettare il testamento biologico della moglie (“Se il coma è irreversibile, non voglio che la mia vita venga prolungata artificialmente o che vengano usate procedure per aiutarmi a sopravvivere”) e acconsente a “staccare la spina” di una vita appesa alle macchine dell’ospedale. Per questo Matt intraprende il giro delle isole per comunicare la decisione a parenti e amici. Mentre la stessa decisione catapulta Matt in una nuova dimensione: quella che lo pone di fronte alle due figlie in una scelta dolorosa per l’intera famiglia. Fino a scoprire che la moglie lo ha tradito: “… dovrei sentire qualcosa, un freddo intenso, o un calore infernale, o una sensazione come di acqua gelida che mi scorre nelle vene, ma nulla di tutto questo succede perché Alex mi ha detto qualcosa che già sapevo dentro di me.” ... http://www.malgradopoi.it/letture-consigliate/paradiso-amaro-di-kaui-hart-hemmings

Il rosso e il nero - Diamond Editrice (Malgradopoi)

 

La collana “I dittici” di Diamond Editrice è dedicata alle antinomie: dopo “Del vizio e della virtù” e in attesa di “Eros e Thanatos”, vede ora la luce “Il rosso e il nero”, l’antologia dei racconti del XXI secolo ispirati alla contrapposizione di due colori che, come il giallo, evocano - più di altri – anche un genere letterario. Tuttavia, l’idea sottostante non è quella di irrigidire la narrativa in un genere, quanto – al contrario – sprigionare nella creazione letteraria un intuito del colore, interpretando una tendenza cromatica attraverso una storia. Ben lo spiega, questo impulso, la prefazione di Angelo Favaro (“Rosso o Nero, l’informe sostanza del racconto nell’epoca dell’incertezza”) che prelude all’estetica dell’opera con immaginifici riferimenti ove “Il Rosso e il Nero” di Stendhal è soltanto il rimando più vistoso.
Le pennellate con le quali Elisa Saltarelli ha tinto la copertina dell’opera figurativamente descrivono l’intenzione di realizzare una gamma di gradazioni visionarie, attraverso le quali scrittori già noti e nuovi autori hanno proposto la loro personale immedesimazione nel rosso dei primi sette racconti o nel nero degli altri sette ...
Il rosso e il nero, recensione su Malgradopoi