logotype
Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis

Il commento di Michele a "Il carnevale dei delitti"

MicheleE l'autunno arrivò, portando con se la bella sensazione che può dare una serata in casa con il caminetto ed un buon libro!
Così si presenta nel profilo di qlibri Michele, in arte Fonta.
Si definisce “amante del giallo…”, lavora in un centro di aggregazione giovanile. Tutti indizi che sono la spia della sensibilità che dimostra amando la lettura e formulando  commenti. A me, in particolare, ha regalato quello intitolato “Le maschere della psiche umana”.
E allora io gli dedico la foto delle maschere di uno spettacolo on the road, ispirato alle “Città invisibili” di Calvino (oggi nel mio commento di qlibri).

Le maschere della psiche umana 

Le città invisibili

Il commissario Giordàn è un personaggio meditabondo, che ama riflettere e pescare e spesso le due cose conciliano, portandolo a ragionare ed a risolvere casi intricati, gomitoli intrecciati che le teorie del commissario riescono a sbrogliare nei momenti di relax.
Gabriella è la nipote di Giordàn, una liceale curiosa e studiosa, amante della musica. Ma è proprio la curiosità e la venerazione per lo zio che la porteranno ad affiancarlo, supportandolo con brillanti deduzioni in un'indagine di omicidi seriali.

le città invisibili
Una mente squilibrata, unita a un braccio armato, si aggira per la penisola italiana portando morte e scompiglio: la sua firma è una maschera, anzi più maschere, che celano i volti delle vittime, riportando un filo conduttore che parte dalle rive del Lago di Como, territorio sotto la tutela del commissario Giordàn, arrivando fino al centro Italia.
Ma, cosa lega una ricercatrice, una studentessa, una donna dedita a scambi di coppia e una signora dedita ai festeggiamenti del Carnevale di Venezia? In apparenza solo la morte e il viso mascherato.
le città invisibiliUn giallo ben architettato, che bada ai meccanismi reconditi della mente umana più che ai risvolti d'effetto e ai colpi di scena: non è infatti difficile capire l'assassino già da metà del libro, ma credo sia una cosa voluta dall'autore che invece si sofferma sugli interessanti spunti psicologici del killer.
Un libro piacevole e scorrevole, che l'autore imperla con un linguaggio ricercato, ma semplice e comprensivo, anche se, a mio modesto avviso, poco realistico in alcune conversazioni (lavoro con gli adolescenti e non ne conosco uno che usa un linguaggio forbito come quello di Gabriella...).
Sono un amante del giallo che tiene sulle spine, che svela l'assassino solo nelle ultime pagine o che ribalta sorti e destini ad ogni capitolo. Ma ho trovato comunque molto interessante quest'ottica dell'assassinio visto con gli occhi del killer (che avevo già apprezzato in autori come Donato Carrisi).
Molto belle ed artistiche le descrizioni del paesaggio comasco; in alcuni momenti l'autore riesce a trasportarci con il commissario Giordàn nei luoghi lacustri che circondano l'omonimo lago! Incantevole!!!
Bravo a Bruno Elpis, attendiamo il seguito.
Buona lettura!!!

http://www.qlibri.it/recensioni/gialli-narrativa-italiana/discussions/review/id:37438/