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Il commento di Mrs Riso

Mrs RisoMisteriosa, sofisticata, elegante come la scarpa rossa con tacco altissimo che è il suo avatar, Mrs Riso mi ha sorpreso con il suo commento che – ancora una volta, com’è sempre accaduto con i Qnauti – illumina un profilo nuovo del romanzo.
Sarà che il rosso della scarpa s’intona in modo pazzesco con il vermiglio della maschera… Dedico a Mrs Riso il fuoco d’artificio trafitto da un fulmine (con i fuochi d’artificio della festa di san Giovanni sul lago si chiude “Il carnevale dei delitti”). E il bianco di un gabbiano.

Finest slow literature 

Lettura a due velocità, come la pesca amata dal commissario Giordàn, fatta di lunghe attese, che permettono di ripensare, di focalizzare, di rielaborare e di momenti di azione, quando il pesce abbocca, si è chiamati in causa non ci si può più tirare indietro.

fuoco e fulmine

Il killer uccide, in serie, donne accomunate da un passato triste e mette a tutte una maschera carnevalesca, come una firma sull'opera compiuta. Giordàn pesca e pensa, ascolta Gabriella, l'adorata nipote, ed elabora le informazioni per arrivare alla soluzione del caso.
La composizione prende forma presto e il finale s'intuisce, ma la lettura rimane gradita. Il linguaggio ricercato e le descrizioni naturali, puntali e suggestive, impongono di continuare. Tirare avanti è un piacere, sembra di essere là, sul lago, in giardino da Giordàn, per una grigliata di lavarelli, con i piedi nell'acqua seduti su un muretto si osserva l'aliscafo che solca le onde, rilassati mentre si dà la caccia al killer. Questo inseguimento non è una guerra di armi o uno scontro di pugni, ma è una lotta psicologia, è la ricerca delle tracce lasciate, dei buchi non chiusi nelle pieghe della vicenda. Ci si palesa davanti il disegno di una mente malata, che nascosta dietro la normalità della quotidianità, si è data il compito di sanare, o secondo lei, salvare dall'infelicità, le persone che uccide. E' la caratterizzazione del killer a identificare chi veramente è stato sconfitto dalla vita, chi è sciagurato, chi non ha saputo reagire alle sventure, chi non riesce a guardare oltre, chi, in breve, non ha futuro, pur avendo una vita ricca di oggetti materiali. Contrapposta la narrazione delle personalità delle vittime, che avendo affrontato ugualmente delle grosse batoste, sono risorte sconfiggendo i loro fantasmi e preparandosi a un futuro, che verrà loro negato. In mezzo Giordàn, la calma, la riflessione, la saggezza e Gabriella, la giovinezza, l'astuzia, l'esuberanza.
Romanzo semplice e perfetto, che non può essere tralasciato!

gabbiano

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