logotype
Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis

Le recensioni di Bruno Elpis

Non chiamarmi col mio nome di James Purdy (i-libri)

coverNon chiamarmi col mio nome di James Purdy è una raccolta di racconti ove protagonista è il disagio, come peraltro annotato nella prefazione di David Means (“In un universo curiosamente formale, dove la sgradevole meccanica, la fisicità del desiderio sono sommerse dal decoro”). Un disagio che assume diverse forme e sfida diversi ruoli. 

Quello del capofamiglia in Marito e moglie (“Solo ora mi rendo conto di quanto ci sia di sbagliato in me”), ove un uomo -licenziato per un atteggiamento equivoco - cerca invano conferme nella moglie (“Sei soddisfatta con me?”) nell’incapacità reciproca di affrontare il tema a viso aperto. 

Quello della moglie in Non chiamarmi col mio nome, ove Lois Klein (“Le piaceva tutto di suo marito tranne il nome”) esprime anche nella colluttazione fisica il proprio rifiuto respingendo il cognome del marito. 

Leggi tutto: Non chiamarmi col mio nome di James Purdy (i-libri)

Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone (i-libri)

coverDi Tutto sarà perfetto, l’ultimo romanzo di Lorenzo Marone, abbiamo avuto modo di parlare da queste pagine web in occasione della presentazione milanese del libro presso la Feltrinelli di piazza del Duomo: nel frattempo abbiamo letto il romanzo e oggi torniamo con il nostro commento. 

Il complicato, turbolento rapporto tra il figlio Andrea e il padre, il comandante Libero, è giunto alla resa dei conti.
Libero è malato (“Ho il cancro, mica sono zoppo… A tua sorella piace giocare a fare l’infermiera”), Andrea – da tempo latitante nella frequentazione della famiglia d’origine (“Non sono stato un figlio amorevole, proprio come lui non è stato un padre amorevole”) - accetta di passare un fine settimana con il padre, come richiesto dalla sorella Marina: in sua assenza, il figliol prodigo si prenderà cura del padre, un uomo fiero, volitivo, testardo e poco affettuoso (“Un vecchio che non ha voluto accettare le mie scelte, che non ha condiviso nulla della mia vita e non ha mai saputo donarmi una parola di conforto”). 

Leggi tutto: Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone (i-libri)

L’isola dell’abbandono di Chiara Gamberale (i-libri)

coverL’isola dell’abbandono di Chiara Gamberale è Naxos, dalla quale sembra derivi l’espressione essere piantati in asso.
Nasso. Nome di un’isola, d’onde è forse venuto il modo di dire … Lasciare in asso… preso dalla favola d’Arianna lasciata da Teseo… (Tommaso Bellini, Dizionario della lingua italiana)”. 

Dunque, l’illustre precedente è quello di Arianna che, dopo aver guidato Teseo nel labirinto del Minotauro, viene abbandonata proprio a Naxos dall’eroe sulla via del ritorno da Creta ad Atene.
E Arianna si chiama anche la protagonista di questo romanzo che proprio nell’ispirazione mitologica trova forse il suo spunto più originale. 

Fumettista e neo-madre di Emanuele (“Era un’illustratrice di favole e fumetti per bambini, prima di Emanuele”), sempre in preda al complesso dell’abbandono (“Soffriva di fantasia drammatica… un guasto tipico di chi non accetta la realtà e si rifugia nel sogno di qualcosa di meraviglioso o di tremendo”), Arianna decide di lasciare il marito: lo psicoterapeuta Damiano, al quale si è rivolta nel tentativo di guarire prima il narcisista e distruttivo Stefano (“Perché provoca il dolore della sua compagna, se sa che poi le risulterà insostenibile? … Non lo so. È come se ogni tanto mi ritrovassi in un labirinto”), poi se stessa. 

Leggi tutto: L’isola dell’abbandono di Chiara Gamberale (i-libri)

Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone (qlibri)

coverLa perfezione è un attimo che sfugge alle regole 

Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone narra la difficile relazione tra il padre Libero, ex comandante di nave, e il creativo figlio Andrea: un rapporto spesso di forza (“La mia voglia di tenergli testa a ogni frase, come ho sempre fatto”), con qualche complicità (“Sei capace di tenere un segreto?”) e con qualche ironia (“Da morto potrai scegliere con tutta calma quale casa infestare”), con schermaglie e pudori (“In che senso?”), che inesorabilmente giunge al capolinea a causa della malattia di Libero. 

Andrea accondiscende alla richiesta del padre ed esaudisce il suo desiderio di rivedere la natale Procida. Scorrono così i luoghi della bellezza (“Giù a Ciraccio, sotto ai faraglioni… Non sono quelli famosi di Capri, ma due spuntoni di roccia che affiorano dal mare, sulla spiaggia di Ciraccio”) e della memoria (il porto della Corricella, Piazza dei Martiri, la chiesa della Madonna delle Grazie, “Terra Murata, un borgo medioevale in cima all’isola”, “l’isolotto di Vivara, con la spiaggia di ciottoli e conchiglie nascosta dietro la scogliera”, l’Epomeo) in fotogrammi lirici ed emozionanti. 

Leggi tutto: Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone (qlibri)