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Le recensioni di Bruno Elpis

Il terzo amore di Giorgio Scerbanenco (qlibri)

Nella vetrina di giocattoli il treno continuava a correre

Il terzo amore di Giorgio Scerbanenco è stato definito dalla critica del Corriere della Sera come la storia di una madame Bovary milanese.

Elena è un’operaia con aspirazioni artistiche e tendenze bovaristiche. Dopo Giulio, il primo amore dal quale è nato Giovanni (“Quante sciocchezze avrei fatto se non avessi avuto lui”), si concede – non senza resistenze interiori - a Pietro Orsani, rampollo un po’ viziato nella Milano del dopoguerra. Con lui Elena trascorre intensi giorni sulle rive del lago Maggiore, ove il figlioletto vive con una balia. Ma il tradiomento è in agguato. Anche in questa occasione Elena viene soccorsa da Margoni, anziano industriale da sempre innamorato di lei. Intanto sulla vita della bella Elena si affaccia Il terzo amore, quello vero e per la vita…

Ambientazione nel dopoguerra milanese e analisi psicologica del personaggio sono gli hatou di questo romanzo.

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Siete pazzi a mangiarlo di Christophe Brusset (qlibri)

Piccola guida di sopravvivenza al supermercato

Siete pazzi a mangiarlo è una denuncia di Christophe Brusset: da manager pentito, l’autore svela i segreti dell’industria agroalimentare per massimizzare il profitto. Naturalmente a spese dei poveri consumatori. Il libro narra una serie di infami stratagemmi, una carrellata di orrori alimentari che dissuaderebbero chiunque dall’accostarsi nuovamente al cibo.

Nell’intento di avvertire chi leggerà questo commento, contravvengo alla regola fondamentale delle recensioni: mai svelare il finale. Dunque, atterrito dalla lettura, pratico lo spoiler più bieco e – a beneficio di chi mi leggerà – svelo integralmente la piccola guida di sopravvivenza al supermercato, un decalogo prezioso:

  1. Controllare le origini “Evitate assolutamente i prodotti alimentari cinesi e… quelli indiani, turchi e di altre origini esotiche”
  2. Evitate i primi prezzi
  3. Privilegiate le grandi marche
  4. Evitate polveri e puree “Comprate in primo luogo i prodotti interi”

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Dodici rose a Settembre di Maurizio de Giovanni (qlibri)

Dodici rose, perché? 

Dodici rose a Settembre: il romanzo inaugura una nuova serie firmata da Maurizio de Giovanni, che affianca ai romanzi interpretati da Ricciardi e dai Bastardi di Pizzofalcone quelli con Gelsomina Settembre detta Mina, assistente sociale presso lo scalcinato Consultorio dei Quartieri Spagnoli. 

Reduce dalla separazione dal marito Claudio, la procace protagonista è alle prese con un caso di violenza domestica segnalato da una minorenne. Mina non si dà pace sino a che non trova una soluzione rocambolesca e scenografica per togliere la malcapitata moglie dalle grinfie di un marito manesco e delinquente. Nell’impresa Mina è coadiuvata dal bellissimo ginecologo Domenico Gammardella (“Ricordandole il Redford de Il candidato, uno dei suoi film preferiti”) e dal portiere Rudy Trapanese. 

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Luna di miele di Giorgio Scerbanenco (qlibri)

Una luna di miele con il peso di piombo 

Luna di miele sarebbe un’ordinaria storia di un triangolo amoroso sfociato in uxoricidio (”Disaccordo sessuale, Eva, i soldi rubati. Lena era rimasta ancorata a quelle tre radici del suo livore sotterraneo”) se Giorgio Scerbanenco, il maestro del noir, non innestasse sulla storia i tormenti di un prete, Don Paolo – confidente dei tre, narratore (“Vi era il dolore degli istinti che più sono appagati e più sono insaziati e tormentano”), ombra dolente che insegue i complici di un delitto nell’albergo ove consumano la loro scellerata Luna di miele (“Una luna di miele in cui dovevano trascinare a ogni passo, come me nel sogno, il peso di piombo del cadavere di Lena”). 

I romanzi di Scerbanenco hanno grazia narrativa che preserva il noir dalla degenerazione e architettura armoniosa nel costruire un parallelo tra fatti raccontati e profilo psicologico. 

Giudizio finale-citazione: “Rimpiango una cosa sola, il mio viaggio di nozze. Nella vita c’è solo un sogno che si realizza, quello.” (Guy de Maupassant). 

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