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Elpi-logo n. 3 - “L’arte di amare” di Eric Fromm

hippyL’arte di amare” di Eric Fromm è un saggio che ha contribuito negli anni sessanta e settanta a tematizzare l’amore come superamento di individualismo ed egoismo.
Forse gli aforismi non bastano, però hanno il pregio della sintesi.
E allora eccone alcuni tratti dall’opera di Fromm: “Amo tutto in te, amo il mondo attraverso te, amo in te anche me stesso.
La totalità dell’amore.
Rispetto significa desiderare che l'altro cresca e si sviluppi per quello che è.
La morale dell’amore.
Il Don Giovanni è colui che ha bisogno di provare la sua virilità fisica perché è insicuro della sua virilità di carattere.
La spiritualità dell’amore.
E ancora: “L'atto sessuale, senza amore, non riempie mai il baratro che divide due umane creature.”

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Elpi-logo n. 2: Antigone di Sofocle

antigoneI recenti risultati elettorali hanno prodotto un’ingovernabilità che lascia sgomenti e preoccupati i cittadini italiani. La situazione politica aggrava la terribile crisi economica che ci assedia e il tema della riforma della legge elettorale si ripropone più attuale che mai. Alcuni tragici episodi (come suicidi più o meno plateali di persone disperate) sono la spia di un malessere profondo e collettivo. Gli italiani assistono esterrefatti alla sordità di politici inconcludenti, impegnati nei loro giochi di potere e nel risiko delle poltrone, rilevando quanto siano distanti i bisogni reali da un lato, le leggi dello stato e gli interessi della casta dall’altro.
Molti secoli fa, nel V secolo avanti Cristo, la tragedia greca di Sofocle rappresentò - in modo esemplare e con potenza scenica - il conflitto tra legge morale (divina o interiore che sia) e legge dello stato attraverso la figura di Antigone.

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Elpi-logo n. 1: L'avventura di un povero cristiano di Ignazio Silone

coverL'avventura di un povero cristiano è l'ultima opera di Ignazio Silone. Fu pubblicata nel 1968 e nello stesso anno conquistò il Premio Campiello.
Il testo è stato concepito in un periodo storico caratterizzato da ideologie innovative e fermento culturale.
Il romanzo tratta il delicato tema del rapporto fra l’individuo e la Chiesa. E del ruolo che quest’ultima deve assumere nel diffondere i messaggi cristiani della semplicità, della povertà e dell’autenticità.
In tale ambito Silone pone come emblematica la figura di Papa Celestino V e fornisce una nuova interpretazione della scelta di colui che viene designato come “il Papa del gran rifiuto”: Celestino V, infatti, dopo un breve periodo di pontificato (dal 5 luglio al 13 dicembre 1294), rinunciò alla carica per tornare a condurre una vita normale.
Per Silone è “un povero cristiano”, in netto contrasto alla visione di Dante, che colloca il pontefice tra gli ignavi dell’Antinferno: ossia tra coloro che, nell’incapacità di schierarsi a favore del bene o a favore del male, sono indegni di meritare sia le gioie del Paradiso, sia le pene dell'Inferno. 

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