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Dal blog della casa editrice "I sognatori"

casetta wwfI passaggi che seguono sono tratti dal commento di Aldo Moscatelli alla selezione dei racconti che compongono "Il cerchio capovolto - volume 3"

Ai lettori

Eccoci giunti al terzo volume del “cerchio capovolto”, antologia di racconti che – a intervalli più o meno regolari – desidera porre all’attenzione dei lettori una manciata di valenti novellieri. La raccolta di quest’anno è particolarmente eterogenea, ma diversi lavori possono essere accomunati per via del genere, delle tematiche o dell’approccio narrativo.
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IL REGALO DI NOZZE di Valeria Esposito e IL GIARDINIERE di Bruno Elpis ricorrono alle atmosfere della narrativa thrilling, ma si distinguono per il retrogusto (amarissimo nella prima novella, smorzato dall’ironia nel secondo) che sapranno lasciare una volta letti.
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La recensione di Silvia71 (qlibri) a "Il carnevale dei delitti"

idrovolanteIl romanzo di Bruno Elpis ci regala il piacere di leggere un giallo classicamente inteso, senza il bisogno di chiamare in causa la polizia scientifica, senza scene cruente e senza azione da thriller.

Nella costruzione di questo giallo potremmo dire che tutto scorre con lentezza, facendoci respirare l'aria lacustre dello splendido lago di Como, ambientazione principale ma non unica degli eventi.
Pacato e riflessivo è il commissario protagonista, lontano dagli stereotipi impostici dalle figure di detective americani; Giordan è l'antitesi del poliziotto- rambo, è uomo a cui piace riflettere e ascoltare gli altri, raccogliendo i tasselli e unendoli con cautela.
Il romanzo affronta il tema complesso e spinoso delle patologie psichiche, con cognizione di causa, mettendoci a parte di conoscenze mediche e scientifiche reali, infondendo veridicità agli eventi narrati ed ai protagonisti. Ne nasce un romanzo ben costruito e maturo sotto il profilo del contenuto, dotato di lucidità e chiarezza nell'addentrarsi nel mondo della psicoterapia, delle fobie e dei traumi pregressi; vengono espresse nozioni di notevole interesse che donano una ricchezza aggiunta a questo storia dalle tinte gialle.
barche dormientiAl nostro autore sta veramente stretta la stesura di un romanzo giallo; le potenzialità sono maggiori e forano prepotentemente queste pagine; ci riferiamo alle descrizioni storico-antropologiche fornite in merito ad alcune maschere utilizzate dall'assassino durante i delitti. Sono delle vere chicche per il lettore, che aprono delle gradevoli parentesi, proiettandolo in vari ambiti storici; anzi, se questi aspetti fossero stati più approfonditi, avrebbero fatto la gioia di taluna parte del pubblico.

Sul piano stilistico, l'autore si dimostra già una penna matura, dal linguaggio raffinato e consono ai temi trattati, privo di sbavature, molto gradevole alla lettura.
Ben riuscito, anche se non originale sul panorama letterario, l'utilizzo a tratti della narrazione in prima persona del serial killer, il quale impegnandosi in una sorta di monologo, si analizza e si confessa.
E' un romanzo dedicato a chi non ama scene truculente e inseguimenti folli, ma a chi volesse riscoprire il gusto di una caccia all'assassino con le sole armi della logica, fino ad arrivare a capire le cause scatenanti che stanno alla base della trasformazione di un uomo.

http://www.qlibri.it/narrativa-italiana/gialli,-thriller,-horror/il-carnevale-dei-delitti/

Dalla prefazione de "Il rosso e il nero", Diamond Editrice

Angelo Favaro scrive a proposito del mio racconto:

"Con 'L'orrendo spettacolo della stazione vuota' (ndr Bruno Elpis) sceglie di narrare uno dei tanti casi della vita, di ogni vita, un incontro mancato, col desiderio di rammentare almeno, a colei-colui a cui si sarebbe voluto parlare, che si sperava di conoscere, di amare, che c'è stato qualcuno che si sarebbe potuto amare, conoscere, con il quale forse si sarebbe potuto anche solo parlare. Una scrittura che immobilizza disegnandola traiettoria della sconfitta."

La prefazione di Angelo Favaro è un gioiello di estetica e di cultura sul tema 'il rosso e il nero' e il commento al mio racconto mi onora ...

http://www.diamondeditrice.eu/titoli-in-negozio/il-rosso-e-il-nero.html

La recensione di Laura Poletti a "Il carnevale dei delitti"

Un misterioso assassino uccide donne e poi copre loro il volto con maschere sempre diverse. Si tratta di un caso oppure c’è un preciso disegno dietro alla scia di sangue che si dipana per il Nord Italia?

Sarà il commissario Giordan, che si occupa delle indagini sulla prima vittima, ritrovata con il volto coperto dalla Bautta, un’antica maschera veneziana, su una spiaggia affacciata sul lago di Como, a dare la caccia all’assassino: una caccia che non sarà solo fisica, alla ricerca di un filo che colleghi luoghi e vittime sempre diversi, ma soprattutto mentale.

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