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Le recensioni di Bruno Elpis

Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro(i-libri)

coverQuel che resta del giorno: se lo chiede il premio Nobel, KazuoIshiguro, nei panni di Stevens, impeccabile maggiordomo, al termine di un viaggio-premio concessogli dal nuovo datore di lavoro, un ricco americano che ha rilevato da lord Darlington la proprietà di nobile tradizione (“È stata la residenza di Lord Darlington sino a tre anni fa… La casa adesso è abitata da Mr John Farraday, un signore americano”). 

Il viaggio ha un itinerario che si snoda in tappe successive (Oxford – Salisbury – Mortimers’sPond, Dorset – Tounton, Somerset – Moscombe, Devon –Little Compton, Cornovaglia – Weymouth) sull’auto padronale, sino in Cornovaglia sulle tracce di un’antica collega (“Miss Kenton… aveva lavorato come governante a Darlington Hall”), in un paesaggio che dalla discrezione trae la propria bellezza (“Come se quella terra fosse consapevole della sua stessa bellezza, della sua grandezza, e non sentisse alcun bisogno di proclamarla a gran voce”). 

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Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari di Fabio Geda (i-libri)

Ti (e mi) faccio una domando. Perché un migrante decide di lasciare il proprio paese?
Le risposte possibili sono tante, come le cause: genocidio, guerra, persecuzioni razziali, violenze, intolleranza religiosa, fame, carestia, disoccupazione… 

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Chiamami col tuo nome di André Aciman (i-libri)

Chiamami col tuo nome di André Acimanè balzato agli onori della cronaca con le nomination agli Oscar del film di Guadagnino, che poi ha conquistato la statuetta della miglior sceneggiatura.

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Lei di Mariapia Veladiano (qlibri)

coverIl Vangelo secondo Maria 

Lei è Maria, “Sede della Sapienza, Causa della nostra letizia, Tempio dello Spirito Sabto, Tabernacolo dell’eterna gloria, Rosa mistica, Regina dei martiri…”, affrescata da Mariapia Veladiano nella sua essenza di donna, che vede il Figlio non come divinità, ma come essere umano – un neonato, un bambino, poi un giovane originale e particolare -  nel ruolo di madre. 

Eventi evangelici come la strage degli innocenti, la fuga in Egitto (“Sono stata straniera in Egitto. Clandestina, ricercata dalle guardie di erode, ogni ombra era una minaccia. La notte tenevo il Bambino attaccato al seno perché nemmeno un gemito turbasse il silenzio… I predoni… hanno alzato il pugnale ma poi i loro occhi si sono posati sul Bambino e allora hanno lasciato cadere il pugnale ai suoi piedi e sono scappati lontano”), la disputa con i dotti del tempio di Gerusalemme, l’eremo nel deserto…  sono narrati da questa particolare angolatura, umana e mistica al tempo stesso, che – pur cogliendo la straordinarietà del  Bambino – anela a una dimensione di normalità (“Chiedo una vita normale, per te una vita normale”)  che tuttavia confligge con il destino assegnato dal mistero religioso e con la storia. 

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