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Le recensioni di Bruno Elpis

La ragazza del treno di Paula Hawkins (qlibri)

coverLa testa nel forno, proprio come Sylvia 

Rachel, La ragazza del treno di Paula Hawkins (“La mattina prendo il treno delle 8.04, la sera ritorno alle 17.56. È il mio treno, l’unico che prendo. Tutto qui”),dopo la cocente delusione di un matrimonio fallito, si costruisce una vita parallela: si fa ospitare da un’amica e, ogni giorno, si reca a Londra (“Penso al mucchietto di vestiti lungo i binari, mi sembra di soffocare”), anche se in realtà ha perso il lavoro a causa dell’etilismo (“Come non ho fretta di arrivare a Londra la mattina, non ne ho nemmeno di tornare ad Ashbury la sera”). 

Il pendolarismo quotidiano le consente di fantasticare – osservando Jess e Jason dal finestrino - su una coppia che incarna l’ideale della felicità. Poi Jess sparisce e della scomparsa in un primo tempo viene sospettato l’amante, lo psicoterapeuta Kamel Abdic, poi il marito (Jason che in realtà si chiama Scott), infine la stessa Rachel, che patisce un’amnesia causata da crisi etilica e che stalkerizza l’ex marito Tom e la sua seconda moglie (“Io penso a Ted Hughes che ha portato Assia Wevill a vivere nella casa che aveva diviso con Sylvia Plath… Voglio chiamare Anna per dirle che Assia è finita con la testa nel forno, proprio come Sylvia”). 

Giudizio finale: avvincente, teso, pendolare. 

Bruno Elpis 

https://www.qlibri.it/recensioni/gialli-narrativa-straniera/discussions/review/id:64842/