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Innominabile

unamableIn questo, come in altri racconti, Lovecraft è narratore sotto il nome di Carter.
La storia è ritenuta autobiografica: interpreta il sentimento di chi si sente sottovalutato dai contemporanei per il genere letterario che pratica. Un genere – l’horror - che obbliga a vedere le proprie opere confinate su riviste e pubblicazioni ritenute di second’ordine.
Cimiteriale l’ambientazione, sorprendente la normalità con la quale si ritiene che un sepolcro sia luogo adatto per discutere amabilmente: “Era tardo pomeriggio, in un giorno d’autunno, ad Arkham. Sedevamo su una tomba in rovina del diciassettesimo secolo, nel vecchio cimitero, e speculavamo sull’innominabile”.
Già nell’incipit si respira il gusto per il macabro. E l’interesse per l’incognito. O l’indicibile.

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La ricorrenza

necronomiconQuale può essere il “Festival” organizzato da un tipo come H.P. Lovecraft?
La risposta si trova in un racconto il cui titolo viene tradotto con “La ricorrenza” o “La cerimonia”. Un “poem in prose” piuttosto involuto, reso celebre per una lunga citazione del Necronomicon e spesso considerato il progenitore de “La maschera di Innsmouth”.
La ricorrenza è Yuletide (per noi umani, semplicemente Natale) e si celebra a Kingsport, New England “sotto l’incantesimo dell’oceano orientale: al crepuscolo lo sentivo frangersi sulle rocce” … “e imboccai la strada che dirigeva, solitaria, verso il puntolino di Aldebaran”. “Un’antica città dai bizzarri costumi”.
Nevica.
Il narratore appartiene a una dinastia misteriosa, ove “i padri avevano raccomandato ai figli di osservare la ricorrenza almeno una volta ogni secolo”.
Le belle descrizioni della magia combinata di oceano, stelle e neve però lasciano presto il passo a inquietudine e paura, quando il viandante viene accolto in una casa ove i personaggi sembrano indossare diaboliche maschere di cera; lì il viandante si tuffa nella lettura del blasfemo Necronomicon. E ne viene catturato.

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Sotto le piramidi

piramidi

Il racconto “Under the Pyramids” fu commissionata a Lovecraft da Houdini, il mago specializzato in fughe spettacolari da situazioni di prigionia, che possedeva una cointeressenza in “Weird Tales” e che espresse all’autore la sua soddisfazione per l’opera.
La storia ha per protagonista proprio il mago che, durante un immaginario viaggio in Egitto, si trova a vivere un episodio da incubo nella zona archeologica delle piramidi di Cheope, Chefren e Micenino.
Capostipite di tutte le “mummie” dell’horror, il racconto offre uno spaccato descrittivo del fascino storico ed esoterico della terra dei faraoni: “Il Cairo mistico e d’oro, con le cupole istoriate, i minareti eterei e i giardini fiammeggianti”.

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I ratti nei muri

topolino“Ratti nei Muri” è la storia narrata da un discendente della famiglia Delapore, trasferitosi dal Massachussets ad Exham Priory, l'antica tenuta inglese di famiglia, che è stata da poco ristrutturata.
La famiglia d’origine viene ricordata in modo sinistro dai compaesani: essi dimostrano grande diffidenza anche nei confronti del nuovo venuto, che vive ignaro dell’oscuro passato degli ascendenti.
Fin da subito il protagonista e il suo gatto preferito, "Nigger-man", sentono strani rumori: sembrano topi che zampettano dietro ai muri. I rumori si ripresentano di notte e nessuno sa spiegarne l’origine.

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